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RAEE, CDC e Unioncamere siglano un protocollo d’intesa per supportare la filiera

L’obiettivo è avviare attività di sostegno alle imprese della filiera dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) attraverso analisi ed elaborazione dei dati in materia di AEE e di RAEE e di formazione degli enti di controllo

Il Centro di Coordinamento RAEE e Unioncamere hanno siglato un protocollo d’intesa per supportare la filiera dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche con attività di formazione e informazione dedicate alle imprese produttrici di AEE e agli organi di controllo, nonché con processi di analisi ed elaborazione dei dati in materia dei prodotti elettronici e dei rifiuti a essi associati. Lo comunicano, in una nota congiunta, l’organismo centrale che si occupa di ottimizzare la raccolta, il ritiro e la gestione dei RAEE in Italia – e l’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, precisando che il protocollo “Ha l’obiettivo di garantire il rispetto degli obblighi normativi per favorire la tutela del mercato e una equa concorrenza, realizzare una gestione corretta della filiera delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE)”.

Informazione e formazione
Attualmente in Italia sono 9.000 gli operatori iscritti nel Registro nazionale dei Produttori di AEE gestito dalle Camere di Commercio. Tutti loro sono soggetti alla disciplina dei RAEE “la cui valorizzazione – scrivono il CDC RAEE e Unioncamere – rappresenta un’opportunità importante in un’ottica di economia circolare, per il volume di materie di pregio che possono essere recuperate e riutilizzate nel medesimo settore produttivo”. Per questo motivo accompagnare le imprese nel rispetto dei propri adempimenti rappresenta il primo step per la valorizzazione delle risorse derivanti dai RAEE. Il protocollo prevede diversi ambiti di collaborazione che vanno dall’informazione e formazione per le imprese obbligate al finanziamento dei sistemi di gestione dei RAEE sugli adempimenti previsti dalla normativa ambientale, alla formazione per gli enti di controllo (Agenzia delle dogane e dei monopoli e Guardia di Finanza), per agevolare la loro attività sul territorio, passando dall’assistenza alle imprese della filiera delle AEE per una applicazione corretta delle norme ambientali.

L’analisi della filiera attraverso i dati
Le attività di sostegno agli operatori sarà accompagnata – comunicano i due firmatari – “Da una lettura e analisi della filiera attraverso la valorizzazione e la condivisione delle proprie fonti di dati”. Unioncamere, con il supporto della propria società in house Ecocerved, effettuerà un’attività di studio sui dati provenienti dalla banca dati MUD integrati con informazioni presenti in altre banche dati del sistema camerale e con informazioni fornite dal CdC RAEE. “Il sistema camerale è da sempre vicino a tutte le imprese agendo sempre nel rispetto della trasparenza e regolazione del mercato”, ha dichiarato Giuseppe Tripoli, Segretario Fenerale di Unioncamere “E lo è soprattutto in questo momento delicato che le vede coinvolte nel traguardo alla transizione ecologica. Questo passaggio vede coinvolte tutte le imprese e quelle della filiera dei RAEE rappresenta un tassello importante in una logica di circolarità dei processi produttivi”. Il Centro di Coordinamento RAEE metterà a disposizione le fonti  destinate all’analisi dei dati della filiera dei RAEE; fornirà il supporto tecnico e promozionale necessario a realizzare attività di informazione e formazione a imprese ed enti di controllo; garantirà il supporto tecnico e la partecipazione ad attività di orientamento alle imprese. I risultati di questa attività potranno anche essere utilizzati dal MITE per le decisioni in materia di PNRR e di economia circolare. “Questo approccio di sistema e di collaborazione sinergica con Unioncamere è stato fortemente voluto dal Centro di Coordinamento RAEE” ha dichiarato Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordina- mento RAEE “perché va nella direzione di unire le forze per contrastare il fenomeno del free riding consentendo così alle imprese della filiera dei RAEE di operare in un contesto competitivo equo e rispettoso delle norme”.