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I volti di “Materia Viva” – Giorgio Arienti

Intervista al Direttore Generale di Erion WEEE sul Docufilm promosso dal Consorzio in collaborazione con Libero Produzioni, che verrà presentato, con un’anteprima cinematografica, il 10 maggio a Roma

Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE, è uno dei volti di “Materia Viva”, il docufilm promosso dal Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei RAEE in collaborazione con Libero Produzioni, per sensibilizzare i cittadini italiani sui temi della sostenibilità, dell’economia circolare e dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Ingegnere meccanico, specializzato in impiantistica al Politecnico di Milano, Arienti ha lavorato per anni nelle start-up d’azienda nel mondo del web. Dal 2007 al 2010 e dal 2018 al 2020 è stato Presidente del Centro di Coordinamento RAEE. Dal 2012 è membro del Board del WEEE Forum, l’associazione che raggruppa i più importanti Sistemi Collettivi europei.

Un Consorzio EPR per la gestione dei RAEE che produce un docufilm sul rapporto fra le persone e la tecnologia. Nell’opera sono presenti, tra gli altri, un’attrice premio Oscar, Susan Sarandon, un campione del mondo, Alessandro Del Piero e la più grande nuotatrice di sempre, Federica Pellegrini. Sembra l’inizio di una storia da raccontare ai figli, ma ti chiediamo di raccontarla ai cittadini da Direttore Generale di Erion WEEE.
Nel concetto di Responsabilità Estesa del Produttore è insita l’idea di non potersi più limitare a svolgere le attività operative per la gestione del fine vita dei prodotti che, nel caso di Erion WEEE, riguardano prevalentemente la raccolta e il trattamento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Promuovendo “Materia Viva”, il Consiglio di Amministrazione di Erion WEEE ha dimostrato di essere al passo con questa idea di EPR, assumendosi la responsabilità di tentare di colmare le tante lacune conoscitive e informative che ancora esistono sui RAEE. Come Consorzio leader del settore, siamo chiamati a gestire al meglio i rifiuti elettronici, ma per farlo è necessario che chi viene prima di noi, cioè il cittadino, capisca davvero quanto sia importante conferirli correttamente per favorire il riciclo delle materie prime in essi contenute. In quest’ottica di sensibilizzazione, il CdA di Erion WEEE ha lanciato un grande piano di comunicazione, “DireFareRAEE”, che nel docufilm “Materia Viva” raggiunge il suo punto più innovativo. È uno sforzo senza precedenti, che ha portato alla produzione di un’opera che può arrivare davvero alle persone, sia perché andrà in onda su una tv generalista come la Rai in un orario in cui l’audience è molto alta, sia perché sarà diffusa nelle scuole coinvolgendo tanti giovani studenti. Un punto di forza del docufilm sono sicuramente i suoi testimonial: grandi nomi dello spettacolo, dell’arte e dello sport, che hanno il pregio di spiegare, con maggiore efficacia di noi addetti ai lavori, i diversi temi di “Materia Viva”.

Quindi con questo progetto Erion WEEE innova ancora una volta la concezione di Responsabilità Estesa del Produttore. Promuovere un docufilm per la tv pubblica significa non solo alzare l’asticella dell’impegno ambientale dei Produttori, ma far sì che tale sforzo si traduca in un invito alla riflessione, e si spera all’azione, da parte del pubblico mainstream. È questa la nuova frontiera dell’EPR?
Sicuramente lo è e spero non resti isolata. L’impegno di Erion WEEE sul lato della comunicazione e della sensibilizzazione è straordinario, ma c’è da fare ancora di più. Il docufilm e l’intero programma “DireFareRAEE” non bastano, da soli, a diffondere una piena consapevolezza sul tema dei rifiuti elettronici. In una filiera in cui, come è noto, operano più Consorzi EPR, auspichiamo che anche gli altri seguano l’esempio di Erion WEEE e dimostrino lo stesso grado di maturità dei nostri Produttori. Se è vero che questa iniziativa sposta in alto l’asticella della Responsabilità Estesa del Produttore, progetti di questo respiro dovrebbero arrivare più spesso e da tutti i Consorzi. Sarebbe troppo comodo per i nostri competitor restare fermi, non investire in comunicazione e nascondersi dietro le iniziative di Erion WEEE, per poi magari farci concorrenza. Spero sinceramente che ciò non accada. Mi auguro, inoltre, che questa sia l’occasione buona affinché il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica capisca quanto sia fondamentale utilizzare i canali mainstream per far conoscere l’importanza della raccolta differenziata dei RAEE ai cittadini italiani. Sono anni che chiediamo al Ministero di attivare campagne di pubblicità progresso sul tema dei rifiuti elettronici, senza ricevere risposte positive. Bisogna ricordarsi che avere consumatori più informati e consapevoli potrebbe ridurre gli ostacoli che oggi tengono l’Italia lontana da target di raccolta fissati dall’Unione europea.

C’è un sentimento o un’emozione che, a tuo parere, unisce le varie voci dei protagonisti di “Materia Viva”? Quel filo conduttore del discorso che, da esperto del settore, pensi possa essere la chiave giusta per consigliare a qualcuno di guardare il docufilm in tv?
Tutti i personaggi che intervengono dimostrano di aver capito la necessità di cambiare paradigma, di uscire dalla logica “usa e getta” e di adottare, in ogni settore, ad ogni livello, un approccio più attento agli aspetti ambientali. È quella che noi chiamiamo economia circolare: un modello virtuoso che punti a salvaguardare le risorse del Pianeta, invitando a riutilizzare il più possibile i prodotti e le materie che li compongono. Credo che il filo conduttore del docufilm stia proprio in questa idea: essere meno impattanti, avere un atteggiamento meno aggressivo, essere più attenti e rispettosi nei confronti del mondo che ci ospita. Questo fil rouge, che per noi di Erion WEEE si traduce in un’attenta gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici, in altre circostanze si concretizza nell’adozione di modelli di produzione e di consumo diversi da quelli lineari.