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RAEE, preparazione e riutilizzo: “A patto che sia garantita la sicurezza degli operatori del settore”

Lo ha affermato Laura D’Aprile, Capo della Direzione generale per l’Economia Circolare al Ministero della Transizione Ecologica, nel corso del webinar organizzato da ECCO, la piattaforma di Legambiente sull’economia circolare

Si è parlato anche di RAEE nel corso del webinar dal tema “Preparazione per il riutilizzo, buone pratiche per l’inclusione circolare” organizzato il 26 maggio da ECCO, la piattaforma sull’economia circolare di Legambiente. L’incontro ha dato l’opportunità ad addetti ed esperti del settore di confrontarsi sulle tematiche della transizione italiana all’economia circolare.

RAEE, assicurare un riutilizzo sicuro
La parte più complessa e delicata nel caso della preparazione al riutilizzo è data dalla complessità dei RAEE, perché questi rifiuti presentano, ove non identificati per tipologia e requisiti al riuso, dei rischi per gli operatori interessati”, ha dichiarato nel suo intervento Laura D’Aprile, Direttore generale per l’Economia Circolare al ministero della Transizione Ecologica. “Lo scorso 18 maggio – ha ricordato D’Aprile – si è avviata la consultazione mirata sullo schema di decreto attuativo dell’articolo 214 ter del Decreto legislativo 116/2020 sulla preparazione al riutilizzo dei prodotti. Insieme alle associazioni di settore abbiamo fatto riferimento alla normativa Cenelec che raggruppa dettagliatamente i requisiti per la preparazione al riutilizzo per i RAEE. D’intesa con Ispra abbiamo inoltre bilanciato la necessità di garantire e allargare la platea dei fruitori del riutilizzo dei prodotti, con quella di stabilire dei paletti per la sicurezza degli operatori e di chi usufruirà di questi nuovi beni”. La dirigente del MATTM ha poi spiegato come la preparazione al riutilizzo, tema molto caro ai cittadini, rappresenti uno dei pilastri della valorizzazione dell’upstream della filiera circolare dei prodotti e ricopra una funzione sociale ed educativa per prevenire la creazione di rifiuti e per beneficiare del diritto al riuso e alla riparazione sanciti a livello comunitario.

Gli attori della filiera
All’incontro online, introdotto da Marco Mancini dell’Ufficio Scientifico di Legambiente, hanno partecipato Marina Fornasieri (cooperativsa Sociale Insieme), Barbara Barozzi (Cooperativa Cauto), Nicolò Broglia (RiEco-sì) e la professoressa Eleonora Di Maria dell’Università di Padova. La seconda parte dell’evento, ha ospitato una tavola rotonda moderata dal Direttore Generale di Legambiente, Giorgio Zampetti, sul tema della preparazione al riutilizzo che, oltre D’Aprile, ha ospitato Tito Ammirati (Rete 14 Luglio), Filippo Brandolini (Utilitalia) e Valeria Frittelloni di Ispra che, intervenendo sul tema dei RAEE, ha ricordato come questi rifiuti “Portano con sé tutta una serie di problematiche relative all’immissione sul mercato che, calate nella logica della preparazione per il riutilizzo, complicano non poco la definizione del quadro regolatorio. Penso però – ha aggiunto Frittelloni – che la scelta di regolamentare questa pratica sia stata una scelta lungimirante perché dobbiamo raggiungere i target di riciclaggio e preparazione per il riutilizzo dei rifiuti urbani prodotti, obiettivi fissati al 55% nel 2025, al 60% nel 2030 e al 65% nel 2035. Attualmente siamo al 53,3%”.